TEATRO GARIBALDI
Il Teatro Garibaldi di Palermo si trova nel quartiere La Kalsa, a pochi passi dalla Basilica La Magione.
Il teatro venne inaugurato nel 1861 da Garibaldi, che vi fece un discorso alla folla. Dall’inaugurazione ha subito negli anni varie trasformazioni. Rimase a lungo chiuso e riaprì solo nel 1906. Dalla metà degli anni cinquanta ai primissimi anni sessanta venne utilizzato anche come cinematografo col nome “Araldo” e successivamente venne abbandonato per essere riaperto soltanto negli anni novanta. Attualmente, dopo un lungo periodo di degrado, sono cominciati lavori di riqualificazione che hanno suscitato numerose polemiche tra la popolazione ed il mondo dell’arte perché stanno snaturando questo rudere di teatro all’italiana privandolo di quel fascino che ha attirato numerosi artisti negli ultimi vent’anni:da Wim Wenders a Carlo Cecchi (che ne fu il direttore artistico per una decina d’anni).
Diretto da Matteo Bavera, il teatro Garibaldi è stato impegnato negli ultimi anni in produzioni e co-produzioni con nomi di grande rilevanza europea, quali Carlo Cecchi, Emma Dante, Peter Brook, Antonio Latella, Davide Enia e Wim Wenders.
Il teatro ha subito degli interventi che ne hanno cambiato gli interni; i lavori si sono conclusi nel maggio del 2010. Il 13 aprile 2012 il Teatro è stato occupato da una sessantina di artisti, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. Tra il 2017 e il 2018, in concomitanza con la designazione a capitale italiana della cultura del capoluogo siciliano, il Teatro Garibaldi è stato quartier generale della dodicesima edizione di Manifesta, biennale itinerante d’arte contemporanea, nonché parte stessa della manifestazione, ospitando, tra l’altro, opere di Giorgio Vasta e Wu Ming.
PALAZZO CHIARAMONTE STERI (LO STERI)
Il Palazzo Chiaramonte (detto anche Steri, da Hosterium, palazzo fortificato), si trova in Piazza Marina a Palermo. Fu sede palermitana dell’Inquisizione siciliana e dagli anni ’50 è sede del rettorato dell’Università degli Studi di Palermo. Il palazzo completato nelle strutture nel 1307, fu la grande dimora di Manfredi I Chiaramonte, esponente di spicco della potente famiglia dei Chiaramonte, conte dell’immenso feudo di Modica, detto “Regnum in Regno” per i privilegi concessi, proprietario di gran parte delle terre ubicate sulla direttrice per Agrigento, Capitano Giustiziere di Palermo, Ammiraglio del Regno. Edificato solitario sulle terre paludose del convento di Santa Maria di Ustica e di Sant’Onofrio alla Kalsa, fu denominato Hosterium Magnum (costruzione fortificata). Per le istituzioni ospitate nel tempo fu appellato Palazzo dei Tribunali o Palazzo dell’Inquisizione o Osterio, nella forma contratta locale, semplicemente Steri. Per l’importanza ricoperta contaminò la stessa definizione araba del quartiere Kalsa, chiamato in alternativa col termine a noi più contemporaneo di mandamento dei Tribunali.
CHIESA DELLO SPASIMO (LO SPASIMO)
La chiesa dello Spasimo si trova nel quartiere della Kalsa, una delle parti più antiche della città di Palermo.
Dal 1886 al 1985, la struttura fu trasformata in ospizio per i poveri e nosocomio: l’architettura venne in gran parte sconvolta per poterne ricavare gli ambienti dell’Ospedale Umberto I. Molti ambienti, corsie e camerate, affacciavano sullo spazio esterno costituito dai corpi del tempio. Una delle due cappellette cupolate fu demolita e l’altra fu trasformata in cappella dell’ospedale, che utilizzava come aula una delle navate laterali della chiesa, verosimilmente la sinistra con muro perimetrale in comune.
Nel secondo dopoguerra il sito fu ridotto in discarica, e solo nel 1985, grazie alla volontà dei cittadini e delle Pubbliche Amministrazioni, furono iniziati i lavori di recupero delle strutture fatiscenti. Chiuso l’ospedale, lo stato di abbandono provocò crolli e dissesti. Un primo intervento di restauro rese agibile il complesso monumentale. Inaugurato il 25 luglio 1995, il teatro all’aperto ha ospitato negli anni spettacoli, mostre, concerti e varie manifestazioni culturali, in un contesto ambientale affascinante e suggestivo. Dal 1997 i locali dell’ex-ospedale ospitano gli uffici della Fondazione The Brass Group, il Museo del Jazz, la Scuola Popolare di Musica, il Ridotto, denominato anche Blue Brass e la Scuola Europea d’Orchestra Jazz.
Cre.Zi. Plus
Cre.Zi.Plus è all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa, un complesso di archeologia industriale che dal 1890 al 1968 ospitò il mobilificio Ducrot, fiore all’occhiello dell’imprenditoria siciliana.
55.000 mq di capannoni accanto il “castello” della Zisa, uno dei siti più importanti dell’itinerario Unesco arabo-normanno.
I padiglioni 10 e 11, inzialmente falegnameria e mensa dei Ducrot, durante la prima stagione dei Cantieri Culturali presero il nome di Spazio Bausch in onore alla grande perfomer del Tanztheatre che qui creò nel 1989 le coreografie del suo “Palermo Palermo”.
Oggi l’ex Mensa Ducrot, l’ex Spazio Bausch, è diventato Cre.Zi. Plus: 1000 mq interamente ristrutturati e divisi in tre ambienti attrezzati per le diverse attività Cre.Zi. Plus – spazi di lavoro, uffici, coworking, laboratori di creazione, caffetteria, cucina, cineporto e spazi per conferenze e attività culturali – .
Un cantiere contemporaneo di produzione culturale dove incubazione e fruizione coesistono. Un luogo accogliente di formazione, condivisione, cultura, impresa, lavoro e tempo libero aperto alla comunità e accessibile non solo in senso fisico ma anche simbolico. Un luogo dove la creatività non è talento raro da startupper ma intelligenza alla portata di tutti, non da ostentare ma da condividere.
CHIESA DEL SS. SALVATORE
Il monastero basiliano del SS. Salvatore e l’annessa chiesa vennero fondati alla fine del XII secolo, subito dopo la conquista normanna della città.
Nel 1528 l’antica chiesetta normanna venne riedificata in proporzioni più vaste suddivisa in tre navate e con la facciata rivolta sull’attuale salita del SS. Salvatore. Il vasto vuoto sopra il semplice portale lascia supporre che il prospetto sia rimasto incompiuto. Nel ’43 dopo un bombardamento l’interno venne totalmente distrutto e finirono in polvere tutte le decorazioni marmoree e in stucco comprese quelle della cupola.
La chiesa conteneva numerose opere d’arte in parte andate distrutte. La pianta dell’edificio è un dodecagono allungato, circoscritto da un’ellisse il cui asse maggiore è una continuazione del centro dell’ingresso. Le pareti della chiesa sono riccamente decorate da preziosi marmi policromi siciliani del maestro Salvatore Allegra e, più in alto, al limite della cupola, dagli stucchi del maestro Francesco Alaimo. All’interno vi sono tre cappelle di cui la più ampia è sovrastata da una piccola cupola affrescata da Filippo Tancredi. Gli affreschi che si trovano alle pareti dello scalone d’ingresso appartengono al pittore Vito D’Anna e raffigurano due episodi della via di San Basilio: la guarigione di un bambino e la predicazione del Santo. Al pittore Vito D’Anna appartiene anche l’affresco della cupola, che riproduce la “Gloria di San Basilio”. Di notevole pregio è il gruppo marmoreo che raffigura il Cristo Crocifisso tra l’arcangelo Michele, San Gaetano e Santa Maria Maddalena. La grande tela che sovrasta l’attuale area presbiterale, raffigura “l’incoronazione di Santa Rosalia vergine palermitana”; é un’opera del Cedri, del 1725, che anticamente si trovava nel Monastero Benedettino di Santa Rosalia, abbattuto all’inizio del secolo scorso per dare luogo al prolungamento della Via Roma.
I CANDELAI
L’Associazione Culturale I CANDELAI con sede a Palermo in via dei Candelai 65, nel cuore del centro storico, nasce nel gennaio 1996 con l’intento di dare vita ad uno spazio che oltre ad essere un punto di incontro di persone fosse anche un punto di incontro di idee, un punto di riferimento e aggregazione per chiunque abbia voglia di proporre e promuovere iniziative interessanti e stimolanti.
La struttura dei locali, un ampio salone a piano terra e vari spazi al primo piano, ha permesso la realizzazione di un centro polivalente (spazio per mostre, conferenze, concerti, spettacoli, videoproiezioni, happening, laboratori creativi, sala da te, pub…) provvisto di una sala attrezzata con impianto audio-luci ed impianto video e una zona ristoro.
L’associazione si pone come obiettivo primario quello della promozione e delle produzione di attività culturali ad ampio spettro con particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse locali. Infatti, non di rado, le rassegne organizzate sia all’interno della sede sociale sia all’esterno, vedono fianco a fianco artisti di respiro internazionale con le migliori realtà locali del momento.